Depurazione a 360°

Depurare periodicamente l’organismo significa liberarlo dal sovraccarico di scarti metabolici e tossine, accumulate quotidianamente.

Si può così godere di molteplici benefici come ad esempio:

  1. Ridare energia all’organismo
  2. Permettere agli organi emuntori di funzionare al meglio
  3. Assimilare al meglio i nutrienti necessari giornalmente
  4. Rafforzare il sistema immunitario
  5. Rallentare il processo di invecchiamento di tutto il corpo e mantenere più vitale la nostra pelle

Fortunatamente abbiamo 5 organi (detti emuntori) che sono adibiti all’eliminazione delle tossine: fegato, reni, polmoni, intestino e pelle; essi sono collegati al sistema circolatorio e al sangue affinché svolgano tale compito.

Per supportare i nostri organi nella funzione depurativa possiamo utilizzare alcune piante, conosciute da tantissimi anni e che svolgono un compito importante in modo naturale al 100%. Ma quali sono queste piante?

  • Bardana
  • Tarassaco
  • Carciofo
  • Cardo mariano
  • Curcuma

BARDANA

In fitoterapia è usata per la sua attività depurativa, (stimola la funzionalità biliare ed epatica) ipoglicemizzante ipocolesterolemizzante, lassativa e antireumatica. La radice di questa pianta contiene lignani, vitamine del complesso B, amminoacidi, oligoelementi, sostanze amare, tannini e resine; ma soprattutto è costituita da inulina, che svolge un’azione drenante e purificante del sangue, che favorisce l’eliminazione delle tossine, cioè i “rifiuti” delle diverse reazioni metaboliche dell’organismo. Il suo impiego è di aiuto e di sostegno in questa importante attività esercitata dal fegato, reni, intestino e pelle, considerati gli emuntori naturali. Spesso si trova in associazione con altre piante in decotti o in tintura madre.

TARASSACO

Il tarassaco viene utilizzato per favorire la digestione, regolare il flusso biliare e per stimolare la diuresi, per le sue proprietà coleretiche e colagoghe, diuretiche e blandamente antinfiammatorie. Del tarassaco si utilizza tutta la pianta – radice e parti aeree – che contengono flavonoidi, minerali, acidi fenolici, sostanze amare e lattoni sesquiterpenici. Le radici sono inoltre ricche di inulina e fruttosio. Queste sostanze, e in particolare i principi amari, sono responsabili delle proprietà del tarassaco, un’erba capace di aumentare la produzione di bile e stimolare il flusso biliare, migliorando così l’attività del fegato e la digestione. L’assunzione di tarassaco è indicata in caso di disturbi digestivi lievi che includono la sensazione di pienezza, digestione lenta, inappetenza e flatulenza. Lo si può trovare in preparato per infuso, estratto secco o tintura madre.

CARCIOFO

Il carciofo contiene glucosidi e tannini ed è molto ricco di cinarina, un principio amaro che lo rende particolarmente utile nei disturbi di origine epatica, agevolando coleresi e diuresi. Sotto forma di tintura madre e decotto è utile per le disfunzioni epatiche e biliari, contro reumatismi, artrite e gotta. Il decotto viene consigliato per impacchi e lavaggi in caso di pelle del viso stanca e impura. Crudo è consigliabile soprattutto nella dieta di anemici per l’alto contenuto in ferro.

CARDO MARIANO

Il cardo mariano è noto per avere una valida azione protettiva sul fegato, legata alla silimarina. La sua assunzione è indicata per la disintossicazione dovuta a epatite, cirrosi, alcolismo, droghe, e tossine ambientali, che entrano nel corpo tramite il cibo, l’acqua, l’aria e la pelle. Rigenera i tessuti del fegato, stimolando la produzione di nuove cellule, ringiovanendolo e proteggendolo dai danni futuri. Per la sua proprietà tonica e decongestionante, migliora la funzionalità epatica, ed è coadiuvante contro problemi, legati alla fatica, la depressione e ad allergie alimentari. Ha inoltre proprietà galattogene: stimola cioè la produzione di latte materno nelle puerpere, perché contiene una gran quantità di complessi di bioflavonoidi (fitoestrogeni) chiamati flavonolignani. Questi fitoestrogeni regolano la produzione ormonale femminile, il cui equilibrio è fondamentale per il benessere generale della donna. É il rimedio salvavita contro l’avvelenamento da funghi velenosi, come l’Amanita phalloides. Si può trovare in preparati per decotto o in tintura madre.

CURCUMA

La curcumina presente nel rizoma della curcuma è una delle principali sostanze responsabili degli effetti benefici della curcuma. La curcumina è impiegata soprattutto nel trattamento dei disturbi digestivi grazie alla sua azione coleretica e colagoga, carminativa e antispastiche. L’assunzione di curcumina aumenta quindi la produzione e il flusso biliare e diminuisce il gonfiore e i dolori addominali, migliorando la digestione. Ha inoltre azione antinfiammatoria e antiossidante e per questo è spesso inserita negli integratori utilizzati in caso di dolori di origine infiammatoria come mal di schiena o dolori osteoarticolari e come coadiuvante nel trattamento di patologie neurodegenerative. L’assunzione di curcuma è spesso consigliata per perdere peso poiché la curcuma sembra essere in grado di inibire la differenziazione degli adipociti.