Drenare i liquidi in eccesso

La depurazione con piante officinali è conosciuta anche come ‘cura di drenaggio’ perché ha come scopo principale quello di eliminare le tossine che si accumulano continuamente nel nostro organismo, soprattutto per le conseguenze dell’inquinamento alimentare, atmosferico e medicamentoso.

Serve inoltre per l’eliminazione dei prodotti che si liberano in seguito al ricambio cellulare. Il drenaggio viene attuato stimolando in maniera debole e prolungata gli organi di eliminazione come cute, polmone, fegato, reni, intestino. Le cure depurative vanno eseguite per una durata di alcune settimane. Periodi ideali sono l’inizio della primavera e l’autunno per preparare l’organismo al cambio stagionale.

In generale si distinguono due tipi di drenaggio: ‘aspecifi­co’ con effetto su più organi di eliminazione e ‘specifico’ con azio­ne selettiva su un organo (cute, fegato, rene).

La forma più comune di drenaggio specifico si basa sull’utilizzo di preparati per favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso, principalmente nelle condizioni caratterizzate da ritenzione idrica, sindrome premestruale, edema e gonfiore ricorrente, cellulite. Le piante officinali impiegate sono dotate principalmente di attività diuretica, proteolitica e antiossidante.

Un corretto regime alimentare basato su una dieta disintossicante e uno stile di vita attivo sono essenziali per disintossicare il corpo, combattere la ritenzione idrica e potenziare il sistema immunitario, realizzando un programma detox, utile per eliminare tossine e liquidi in eccesso.

Una vera depurazione completa non può limitarsi solo all´assunzione di alcune piante che stimolino gli organi emuntori. Esistono infiniti modi di farlo a seconda del tipo di problema che si vuole risolvere e soprattutto della costituzione individuale. Ogni soggetto ha infatti bisogno di tempi e modalità differenti per affrontare un periodo di depurazione, in base al terreno e alle caratteristiche soggettive. Alcuni suggerimenti utili su cosa fare:

  • Diminuire i sovraccarichi, riducendo l’introduzione di tossine. Evitare o minimizzare alimenti industrializzati, raffinati e conservati, zucchero e sale raffinato, grassi saturi ed idrogenati, caffè, alcool e fumo, preferendo cibi freschi. Ridurre il consumo di proteine animali: carne rossa, affumicata (anche biologica), latte e derivati, uova, insaccati, pesce in proporzioni equilibrate. Scegliere possibilmente cibi freschi e biologici. Valutare la presenza di intolleranze alimentari, infatti assumere giornalmente alimenti intolleranti senza esserne consapevoli significa assumere materiale riconosciuto dal corpo non come nutritivo ma come un agente esterno che determina un infiammazione cronica e silente soprattutto a livello intestinale. Rispettare i cicli naturali dell’organismo è importante, esiste un ciclo di eliminazione che avviene principalmente la notte e il primo mattino, fino alla colazione. Per facilitare il lavoro dell’organismo il consiglio più semplice ed efficace è quello di fare il pasto serale il più  leggero e il più presto possibile, per poi il giorno dopo fare una colazione da re, seguita da un pranzo da principe.
  • Riequilibrare il sistema neurovegetativo: molte volte è un aspetto che viene trascurato, ma disintossicare l’organismo implica un utilizzo di energie considerevoli da parte del corpo, se il vitalismo è scarso il nostro corpo risulterà ancora più affaticato alla fine di questo periodo. E’ importante quindi attraverso l’utilizzo di tecniche energetiche, quali yoga, tai chi, qi gong, meditazione…creare un equilibrio energetico. Esistono inoltre altre tecniche manuali, come la riflessologia plantare, i massaggi olistici, il tuina,..che oltre ad aumentare il quoziente vitale aiutano il drenaggio degli organi emuntori e l’aumento delle difese immunitarie.
  • Stimolare gli emuntoriEmuntore fegato: il fegato è il principale filtro di depurazione. Opera una detossificazione in più fasi e ripartisce poi le tossine al rene e all’intestino. Innanzitutto bisogna distinguere la fase iniziale di detossificazione, nella quale vi è una riduzione del carico tossinico e una fase successiva di drenaggio, durante la quale si va incontro all’eliminazione fisica delle tossine. In un primo momento bisognerà sostenere il fegato con alimenti ricchi di vitamine del gruppo B e C, minerali, glutatione, quindi aumentare la quantità di frutta fresca e secca, legumi, verdura, cereali integrali, prestando particolare interesse ad alimenti quali cavoli, asparagi, broccoli, crocifere, curcuma. Durante la fase di drenaggio invece si possono utilizzare piante ad azione coleretica e o colagoga come tarassaco, carciofo, boldo, cynaria, fumaria. Utilizzate sotto forma di infusi, tisane, tinture madri, prodotti idroenzimatici. Emuntore intestino: molte tossine ristagnano nell’intestino a causa di processi di fermentazione e putrefazione ad opera della flora batterica patogena. Inoltre se l´intestino è infiammato avrà la tendenza a favorire il riassorbimento di sostanze tossiche che normalmente vengono evacuate. Importante sarà drenare attraverso l’utilizzo di sostanze ad azione meccanica che aumentano la massa fecale (semi di lino, psillio, agar agar,…) , oppure sostanze ad azione osmotica che richiamano acqua nell’intestino e stimolano l’evacuazione come cloruro o perossido di magnesio, si possono inoltre effettuare eventualmente lavaggi intestinale con enteroclismi o idrocolonterapia. Successivamente risulta poi fondamentale reintegrare la flora batterica intestinale attraverso assunzione di probiotici (mirati e idonei) e prebiotici. Inoltre per migliorare la peristalsi e mantenere un buono stato di salute intestinale bisogna avere una corretta alimentazione. Privilegiare quindi cibi biologici, aumentando l’assunzione di cereali integrali (riso, kamut, farro,..), frutta e verdura fresca, legumi. Per evitare fenomeni di fermentazione e cattiva digestione dovranno essere attuate corrette combinazioni alimentari, oltre a masticare bene e a lungo. Emuntore rene: il rene viene sollecitato per l’eliminazione finale delle tossine idrosolubili e dei cristalli. Questo emuntore viene stimolato utilizzando piante a tropismo renale come la pilosella, betulla, tarassaco, gramigna, frassino. Molto interessante è anche l’utilizzo della bromelina, enzima presente nell’ananas, che aiuta a drenare i tessuti in profondità. La natura ci regala anche alcuni cibi diuretici come ananas, anguria, carciofi, finocchio, cipolla, asparagi, the di bancha. Oltre all’assunzione di almeno 2 litri d’acqua al giorno a basso residuo fisso. Attività fisica: fondamentale per la depurazione dell’organismo, infatti svolta in modo costante, migliora il drenaggio linfatico e riattiva la circolazione così da rendere la fase di eliminazione delle tossine più veloce ed efficace.