Maca

25,90

La Maca, fonte naturale di β-ecdysone, è utile come tonico-adattogeno in caso di stanchezza fisica e mentale.
Modo d’uso: Si consiglia di assumere da 2 a 4 capsule al giorno, preferibilmente al mattino e nel primo pomeriggio, con abbondante acqua o altro liquido.

Flacone 60 capsule da 500 mg

10 disponibili

 

Descrizione

Il Maca è un tubero originano della regione delle Ande Peruviane. La sua capacità di crescere e riprodursi ad altitudini addirittura pari a 11.000-14.500 piedi la rende una pianta dalle uniche caratteristiche di resistenza ed adattabilità. La parte edibile è rappresentata dalla radice tuberosa avente tipica forma a pera, diametro fino a 8 cm e colore biancastro. A differenza di molte altre tuberose, la coltivazione del Maca sfrutta una propagazione a seme e, sebbene sia una pianta perenne, la radice viene raccolta subito dopo aver raggiunto la maturità, vale a dire dopo un periodo di circa 7 -9 mesi dalla semina. I primi documenti che testimoniano la coltivazione del Maca da parte delle popolazioni andine risalgono addirittura al 1600 avanti Cristo. Per le popolazioni del luogo, il Maca ha sempre rappresentato un bene di consumo e di scambio paragonabile a quello del riso, dei fagioli o del mais. La conservabilità delle radici del Maca è sorprendente: una volta essiccate, esse possono conservarsi addirittura per sette anni. Il Maca è stato, ed è in parte ancor oggi, una delle principali fonti di sostentamento delle popolazioni indigene. Le sue caratteristiche nutrizionali lo rendono infatti un alimento paragonabile ai principali cereali (mais, riso, frumento). La radice del Maca contiene il 59% di carboidrati (amido e zuccheri vari), il 10,2 % di proteine, 1’8,5% di fibre ed il 2,2 % di lipidi. In particolare, sono presenti aminoacidi (soprattutto acido aspartico, acido glutammico, serina, istidina, glicina, treonina, cisteina, alanina, arginina, tirosina, fenilalanina, valina, lisina e triptofano), apprezzabili quantitativi di acidi grassi, tra i quali sono compresi anche l’acido linolenico, l’acido palmitico e l’acido oleico ed alcuni importanti minerali quali il ferro lo iodio, il calcio, il fosforo, il magnesio e lo zinco. In aggiunta, il Maca contiene vitamine del gruppo B (B1, B2, B12), la vitamina C, la vitamina E nonché alcuni isotiocianati, e glicosidi steroidali. Per quest’ultimo motivo, il Maca può essere considerato un’ alternativa naturale e sicura agli steroidi anabolizzanti. Nel Maca, inoltre, sono contenute altre sostanze, di tipo alcaloide, che sono in grado di agire a livello dell’asse ipotalamo-ipofisi. Questo giustificherebbe l’azione stimolante sulle ghiandole surrenali attribuita al Maca ed il relativo effetto energizzante. Secondo alcuni recenti studi sembra che il Maca sia inoltre in grado di stimolare nelle ovaie ed in altre ghiandole la produzione di ormoni, oltre ad esercitare un effetto regolatore sugli organi interni di secrezione, quali il pancreas, l’ipofisi, ed appunto, le ghiandole surrenali. In relazione al suo apprezzabile contenuto in forme facilmente assorbibili di alcuni importanti minerali quali il calcio, il magnesio ed in misura minore, il silicio, alcuni studiosi peruviani hanno recentemente avviato una sperimentazione clinica, volta a sondare l’azione coadiuvante del Maca nei confronti dei soggetti affetti da osteoporosi e da altre patologie, che coinvolgono la diminuzione della densità ossea nonchè dall’anemia, dagli sgradevoli sintomi che possono accompagnare la menopausa, dalla sindrome da affaticamento cronico. Le popolazioni andine hanno da sempre attribuito al Maca proprietà adattogene, vale a dire migliorative nei confronti dell’adattabilità del nostro corpo nei confronti delle differenti situazioni di stress. A tal proposito il Maca può venire in aiuto del nostro organismo nei momenti di difficoltà, al fine di ripristinare quella condizione di equilibrio tipicamente definibile col termine di “omeostasi”. Le proprietà che hanno di recente reso famoso il Maca anche nel mondo occidentale rimangono comunque quelle rivolte all’incremento della resa durante la prestazione sessuale. Queste sembrano derivare dalla capacità degli steroidi contenuti nel Maca di normalizzare la presenza degli ormoni steroidei prodotti naturalmente dal nostro corpo (testosterone, progesterone) ed anche degli estrogeni, prevenendo in tal modo tutti i graduali cambiamenti e gli squilibri che intercorrono con il progredire dell’età. Tali proprietà furono per la prima volta empiricamente osservate dai colonizzatori spagnoli, quando in epoca successiva al loro sbarco, venne notato un decremento della fertilità dei cavalli purosangue importati dall’Europa. Questo problema fu ottimamente risolto somministrando agli animali, insieme alla normale razione giornaliera, anche delle radici di Maca. Sperimentazioni cliniche condotte su animali in epoca recente hanno più volte dimostrato come nei ratti, nelle cavie, nei maiali, negli ovini e nei bovini la somministrazione di Maca si accompagna ad un miglioramento della fertilità, nonché ad un incremento del volume di sperma prodotto e del numero di spermatozoi in esso contenuto. Sono attualmente in corso numerosi studi per verificarne il meccanismo d’azione e per attestare se l’effetto sull’uomo sia da considerarsi conseguenza dell’azione degli steroli, degli isotiocianati o dei glucosinolati. Un’ipotesi possibile, ma ancora da dimostrare, potrebbe comprendere un’azione rivolta al miglioramento della circolazione a livello dei vasi responsabili della risposta erettile. Più semplicemente, l’effetto potrebbe essere dovuto ad un generale incremento dell’energia, della vitalità, non accompagnato da un parallelo aumento di nervosismo (nel Maca non sono presenti, ad esempio, sostanze quali la caffeina) aspetto questo che potrebbe avere una certa influenza sulla libido e sul livello delle prestazioni sessuali.

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